mercoledì 25 gennaio 2012

Presentazione libro: Ritratto di un uomo morto di Sara Hall

gran vía edizioni presenta Ritratto di un uomo morto di Sarah Hall «Sarah Hall ha un talento enorme. Ritratto di un uomo morto è un potente, bellissimo romanzo sull’amore, la passione, l’arte e la perdita» Bookseller
Gran vía edizioni presenta Ritratto di un uomo morto di Sarah Hall che - scrive Nadeem Aslam - “garantisce il più profondo piacere che la narrativa sa offrire”. Il romanzo - in tutte le librerie d’Italia - parla di passione, arte e privazione e l’autrice è stata selezionata dal Telegraph nel 2010 tra i 20 migliori scrittori inglesi sotto i 40 anni perché - come scrive il Times - la sua scrittura è “viscerale e coinvolgente e la vita emotiva dei suoi personaggi è sapientemente resa in questo sfavillante intreccio di voci, per le quali l’arte è un modo di vedere e insieme un modo per vivere”. Un romanzo elegante e tecnicamente ambizioso, che trae il proprio titolo da Il Libro dell’Arte di Cennino Cennini e raggiunge picchi di eccezionale intensità poetica. Il testo segue quattro linee narrative, quattro storie di personaggi che muovendosi su piani spazio-temporali diversi svelano un ambizioso progetto narrativo che induce la mente del lettore a “inseguire” la trama. I protagonisti sono: un pittore italiano alla fine della sua vita; una giovane fioraia ossessionata da visioni demoniache; un artista inglese e una donna in lutto per la morte del fratello. Il pittore Giorgio (forse Giorgio Morandi?) vive e lavora nelle campagne umbre con il suo vecchio cane Benicio - alter ego dell’artista - dove riceve spesso visite di giornalisti. Ruotano intorno alla sua vita Antonio (forse il fotografo Antonio Masotti?), Florio e altri personaggi tra cui un giovane studente inglese, Peter Caldicutt, che infonderà nuova enfasi all’anziano uomo, la cui vita è vicino al termine. Consapevole di ciò ripensa al passato, a Bologna città natia, ai primi passi verso l’arte, all’Accademia, al Caffè Bassano, insomma a tutta la sua affascinante vita. La protagonista della seconda storia è Annette, adolescente afflitta da cecità e orfana di padre, che vive insieme alla sua famiglia. La ragazza ha ricevuto una rigida educazione ed è ossessionata dal Male: anima pura vede la bellezza anche senza la vista. La narrazione confluisce presto in quella di Giorgio che Annette andava spesso a trovare perché suo maestro di disegno. La terza vicenda - trent’anni dopo la morte di Giorgio - narra di Peter Caldicutt, il giovane studente inglese che aveva infuso nuova enfasi all’anziano pittore e che ora è diventato un affermato paesaggista. Un tragico incidente sconvolge la sua esistenza e lo porta a riflettere sulla sua vita sapientemente raccontata dall’autrice. L’ultima parte del libro è dedicata a Susan, figlia di Peter. La perdita del fratello Danny scaraventa Susan nel dolore che neppure il conforto dei genitori, del compagno, e il lavoro - Susan è impegnata nella curatela di una mostra sui grandi maestri del XX Secolo - alleviano. Solo la scoperta di un fondamentale cambiamento - la nascita di un figlio - scuoterà la protagonista. Ritratto di un uomo morto unisce personaggi e storie: Giorgio e Annette possiedono una vista speciale, che permette loro di penetrare la realtà superficiale delle cose; Peter e Susan sono entrambi paralizzati, l’uno fisicamente e l’altra mentalmente. Tutti vivono un’esperienza traumatica e illuminante al contempo: Giorgio incontra la morte; Annette scopre la maturità e, crescendo, la corruzione umana; Peter trova il valore della vita familiare; e infine Susan rinasce spronata dalle sue nuove responsabilità di madre. Sarah Hall è nata in Inghilterra nel 1974. Già autrice di quattro romanzi, è stata più volte vincitrice e finalista di importanti premi internazionali, ed è stata selezionata nel 2010 dal Telegraph tra i venti migliori scrittori inglesi sotto i 40 anni. Ritratto di un uomo morto è stato selezionato per il Man Booker Prize 2009 e ha vinto il Portico Prize 2010. Fonte: Arthemisia Group

Nessun commento: